Rita Scarola nasce a Grumo Appula (Bari) nel 1990, studia materie pedagogiche e si laurea in Scienze Politiche a Bari nel 2016.

Impegnata, in qualità di assistente sociale, nel supporto ai bambini speciali in ambito scolastico, travasa la sua sensibilità per il sociale nella fotografia, anche se la passione per l’istantanea parte da più lontano: inizia a interessarsi di fotografia, infatti, durante gli anni universitari, da autodidatta, maturando quel legame indissolubile con la macchina fotografica che la accompagnerà durante i numerosi viaggi in giro per il mondo. India, Kenya, Turchia, Balcani, Bielorussia, Israele sono solo alcuni dei “mondi altri” che nei suoi scatti divengono luoghi dell’anima dove cercare dialoghi possibili con culture lontane anche solo attraverso lo sguardo. Gli occhi, le mani, i volti, il sorriso, il pianto: la ricerca del particolare come specchio del reale, come urgenza di immortalare ciò che ad occhio nudo andrebbe perso, e come bisogno di vedere al di là delle apparenze. Un particolare che funge da paradigma universale della condizione umana contestualmente nel tempo e fuori dal tempo, la cui essenza l’animo umano ha il dovere di cogliere.

Ha partecipato alle mostre collettive:
Strade”, Bari – 2013;
Torre a Mare colori e Tradizioni”, Torre a Mare (Bari) – 2015;
Riflessi di Donna”, Torre a Mare (Bari) – 2016; 
WhoMan” Grumo Appula (Bari) – 2017;
G-12”, Trani (BAT) – 2018; 
Scatti di Passione”, Bitonto (Bari) – 2018; 
La fotografia in prosa”, Bitonto (Bari) – 2018;
Cartes de Visite”, Bari – 2018.

Pubblicazioni: “WePhoto – 2017 – B&W Vol. 4

Festival: Immagina 2019, Photo Festival Revolution- “Terra Natìa” ( Lanciano) – 2019